Michele Schiavone, Segretario del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE), in una chiara intervista spiega i nodi del prossimo referendum costituzionale sulla riduzione dei parlamentari come alcuni punti possono danneggiare profondamente la possibilità di far sentire la propria voce negli organi di governo del nostro paese.

Michele Schiavone ( a destra) con il Sottosegretario agli Esteri Ricardo Merlo

«La situazione del Referendum è complicata sia per la contingenza della pandemia che per il tema specifico del referendum (n.d.r. cioè la riduzione del numero dei parlamentari). Oggi gli italiani all’estero sono passati da 3 milioni a 6 milioni e 200 mila e già questo dato la dice lunga. Riducendo il numero dei rappresentanti non ci sarà più un rapporto diretto fra il territorio e il rappresentante. Il CGIE non può prendere una posizione univoca. Io personalmente ho preso una posizione contraria alla riduzione». Spiega Schiavone

Ascolta l’intervista rilasciata a Radio Mir:

https://www.spreaker.com/user/10941054/4-agosto-schiavone_1