Michele Schiavone, Segretario del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE), in una chiara intervista spiega i nodi del prossimo referendum costituzionale sulla riduzione dei parlamentari come alcuni punti possono danneggiare profondamente la possibilità di far sentire la propria voce negli organi di governo del nostro paese.
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«La situazione del Referendum è complicata sia per la contingenza della pandemia che per il tema specifico del referendum (n.d.r. cioè la riduzione del numero dei parlamentari). Oggi gli italiani all’estero sono passati da 3 milioni a 6 milioni e 200 mila e già questo dato la dice lunga. Riducendo il numero dei rappresentanti non ci sarà più un rapporto diretto fra il territorio e il rappresentante. Il CGIE non può prendere una posizione univoca. Io personalmente ho preso una posizione contraria alla riduzione». Spiega Schiavone
Ascolta l’intervista rilasciata a Radio Mir: