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(ANSA) – TEL AVIV, 04 MAG – A poche ore dalla scadenza del
mandato di Benyamin Netanyahu per formare il nuovo governo, il
suo partito, il Likud, ha deciso di presentare alla Knesset una
serie di leggi fortemente divisive. A cominciare da quella che
punta alla elezione diretta del premier, uno dei cavalli di
battaglia di Netanyahu in queste ultime settimane che hanno
evidenziato sempre di più la sua impossibilità di avere una
maggioranza e lo stallo politico del paese. Se fosse approvata,
Israele tornerebbe al voto generale per scegliere non più i
partiti ma direttamente il premier e Netanyahu sarebbe il
superfavorito.
A spingere le proposte è stato Miki Zohar, presidente per il
Likud di una influente Commissione della Knesset. Insieme
all’elezione diretta del premier, alcune delle altre proposte di
legge riguardano l’introduzione della pena di morte per i
terroristi, il riconoscimento degli avamposti ebraici illegali
in Cisgiordania, la cancellazione della qualifica di premier
alternato per l’attuale ministro della difesa Benny Gantz.
Secondo i media quello di Zohar è un tentativo di rendere
difficile la vita a Yair Lapid, capo dell’opposizione che si
appresterebbe a ricevere dal presidente Reuven Rivlin il mandato
alla scadenza di quello di Netanyahu. Tecnicamente la coalizione
che sostiene il premier ha i voti necessari alla Knesset per far
passare alcune delle proposte. (ANSA).
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