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Santiago – Due concerti di musica antica celebreranno i quarant’anni di vita di Syntagma Musicum della Università di Santiago de Chile e le iniziative organizzate per le feste patrie del Perú. Però la collaborazione fra questa prestigiosa associazione universitaria cilena e quella dedicata alla musica antica dell’università Cattolica del Perú, vanno ben oltre a questa semplice iniziativa. La collaborazione fra i due paesi a livello di cultura musicale é sempre più stretta e a fare da cemento a questa alleanza culturale é proprio la matrice italiana della musica, soprattutto del Settecento, che resta un aspetto inscindibile della cultura musicale dell’epoca. I due concerti che si realizzeranno il prossimo 24 e 25 di luglio (il primo riservato alle sole Istituzioni che hanno concorso alla realizzazione dell’evento) saranno il momento in cui le celebrazioni vedranno il loro culmine. Il concerto del 25 è totalmente aperto al pubblico, gratuito e non richiede alcuna prenotazione. Si terrà presso l’Aula Magna dell’Università di Santiago del Cile alle ore 19.30.

Per approfondire questo evento abbiamo avuto come ospite negli studi della Radio Perché (xke.cl) il Professor Franco Bonino (nella foto), musicista d’eccezione che assieme a colleghi cileni e peruviani sará protagonista nel concerto. L’intervista, che si puó ascoltare nella sua interezza di dettagli e particolari  come podcast (https://www.xke.cl/category/podcast/) nella pagina della Radio Perché, ha messo in luce alcuni aspetti importanti di questa manifestazione. L’accademico ci ha spiegato come si é giunti a questo evento e quali sono i contenuti che verranno celebrati.

“I concerti celebrano i quarant’anni di vita della Syntagma – spiega Bonino- La musica antica si puó definire come una specializzazione all’interno della musica classica. In questo contesto la mia Universitá ha giá sviluppato alcune iniziative con l’Ambasciata del Perú in Cile. Proseguendo queste iniziative di collaborazione si é voluto organizzare questo concerto unendo le celebrazioni dei nostri quarant’anni di vita e dei 200 di indipendenza del Perú”.

Ma quello che maggiormente ha voluto puntualizzare il professore é la forte matrice italiana che sovrasta la musica antica di questo periodo. “Certamente in tutta la musica di questo periodo c’é una forte immanenza della musica italiana, se nel Seicento nel Viceregno del Perú l’influenza piú grande era dettata dalla Spagna, non c’é dubbio che nel Settecento sia l’Italia a dettare la piú grande influenza e con questa chiave di lettura deve essere interpretata tutta la musica del periodo”.

Riguardo ai programmi dell’associazione ha anticipato che:”Come gruppo abbiamo una stagione di concerti annua, circa 8-9 programmi per anno tutti diversi. A volte li ripetiamo su richiesta delle varie associazioni culturali o municipalitá. La collaborazione internazionale, in fattispecie con il Perú avverá anche in futuro e sicuramente in modo piú stretto e fruttifero”.