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(ANSA) – HONG KONG, 15 AGO – Il Fronte per i diritti umani e
civili, la coalizione che ha promosso le proteste di massa a
favore della democrazia a Hong Kong nel 2019, ha annunciato il
suo autoscioglimento, motivandolo con la crescente repressione
contro la protesta nel territorio semi-autonomo cinese. «La
società civile affronta sfide di difficoltà senza precedenti»,
ha affermato il movimento in una nota.
   
«Pochi giorni dopo che Hong Kong ha perso il suo più grande
sindacato degli insegnanti, anche la principale voce della
società civile della città è stata fatta tacere, dopo una lunga
campagna per screditarla e depotenziarla condotta da parte della
polizia e dei media pro-Pechino»: lo afferma il capo del team
cinese di Amnesty International, Joshua Rosenzweig, in una nota,
commentando lo scioglimento del Fronte per la difesa dei diritti
umani e civili, il più importante gruppo pro democrazia.
   
«L’assalto delle autorità di Hong Kong ai diritti umani si è
intensificato. Ai partiti politici, ai media e ai sindacati –
aggiunge Rosenzweig – , purtroppo ora dobbiamo aggiungere le ONG
all’elenco di coloro presi di mira per il solo fatto di svolgere
il loro legittimo lavoro.
   
«Il modello di autocensura visto questa settimana –
conclude – segnala anche un preoccupante effetto domino, poiché
la draconiana legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong ha
innescato un’accelerazione della scomparsa di gruppi
indipendenti della società civile dalla città». (ANSA).
   

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