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(ANSA) – ROMA, 02 LUG – Un agente di polizia di Hong Kong è
stato accoltellato ieri sera, nel giorno del 24/esimo
anniversario del ritorno dell’ex colonia britannica sotto la
sovranità cinese: l’autore del gesto, un uomo di 50 anni, è
stato classificato come un «lupo solitario» che ha commesso un
atto terroristico, in base a quanto riferito dal segretario alla
Sicurezza, Chris Tang. Secondo i media locali, la polizia ha
detto già ieri che stava indagando su un tentato omicidio e su
un presunto suicidio di un uomo che, dopo aver aggredito
l’agente, si è inferto un colpo di coltello al petto ed è morto
un’ora dopo il ricovero in ospedale. Il poliziotto, di 28 anni,
ha riportato una ferita di 10 cm sulla schiena, un polmone
perforato ed è stato operato. Parlando con i media, Tang ha
affermato che l’accoltellamento è stato un «attacco terroristico
messo a segno da lupo solitario» e che la polizia aveva
perquisito la casa del cinquantenne scoprendo, dai materiali
trovati sul suo computer, che era «radicalizzato», senza fornire
ulteriori dettagli. Secondo una dichiarazione del governo, più
di una dozzina di persone sono state arrestate ieri per
«possesso di un’imitazione di arma da fuoco, possesso di un’arma
offensiva, profanazione della bandiera nazionale, distribuzione
di pubblicazioni sediziose» e per altri reati. La governatrice
di Hong Kong Carrie Lam, appena tornata da Pechino dove ha
partecipato alle celebrazioni per il centenario del Partito
comunista cinese, ha condannato l’accoltellamento e gli altri
atti illegali in un comunicato. «Dopo aver attraversato mesi di
rivolte nella seconda metà del 2019, il pubblico detesta la
violenza e apprezza molto la stabilità della società
dall’attuazione della legge sulla sicurezza nazionale dello
scorso anno», ha affermato. (ANSA).
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