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(ANSA) – RIAD, 17 LUG – Inizia oggi il tradizionale
pellegrinaggio a La Mecca riservato per il secondo anno
consecutivo, a causa della pandemia di Covid-19, ai residenti
in Arabia saudita e a un numero massimo di 60 mila persone.
   
Il mondo musulmano è diviso tra chi piange lacrime di gioia,
per aver raggiunto il traguardo di una vita, e delusione per i
milioni di fedeli sparsi per il mondo da due anni esclusi dal
rito dell’ Hajj, l’omaggio alla Kaaba, la struttura cubica
coperta da un tessuto che rappresenta il santuario più sacro
dell’Islam, ma neanche a tutti i residenti e ai sauditi sarà
permesso celebrare la festa.
   
Prima della pandemia, più di due milioni di fedeli da tutto
il mondo si ritrovavano per diversi giorni nella città più santa
dell’Islam, con il solo pericolo di essere schiacciati nella
calca. L’anno scorso ne sono stati ammessi appena 10 mila. Ora,
tra oltre 558.000 candidati, cittadini o residenti del Regno del
Golfo, è stato necessario selezionarne 60 mila, poco più del 10
per cento. Il pellegrinaggio di cinque giorni è riservato a
residenti completamente vaccinati, di età compresa tra 18 e 65
anni, e non affetti da alcuna malattia cronica, secondo i
criteri stabiliti dalle autorità saudite.
   
I pellegrini selezionati online, tutti residenti nel Regno,
provengono da 150 Paesi, rappresentanti dell’ampia comunità di
lavoratori stranieri giunti soprattutto dall’Asia, dall’Africa e
dal Medio Oriente. «Ho l’impressione di aver vinto alla
lotteria», esulta un farmacista egiziano intervistato dalla Afp.
   
Altri candidati non sono stati così fortunati. E in tanti
hanno sfidato le autorità, tramite i social, in un Paese dove le
critiche pubbliche contro il governo sono molto rare. «Stiamo
ancora aspettando con ansia di essere accettati, come se
dovessimo sostenere un esame», ha scritto un utente di Twitter.
   
(ANSA).
   

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