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(ANSA) – PORT AU PRINCE, 08 LUG – Ariel Henry, la personalità
haitiana nominata primo ministro il 5 luglio dal defunto
presidente Jovenel Moise, è uscito alla scoperto e in una
intervista ha sostenuto di essere lui, e non Claude Joseph,
premier ad interim che ha assunto i pieni poteri dopo
l’assassinio del capo dello Stato, ad avere il pieno diritto di
guidare il governo del Paese.
   
Intervistato dal quotidiano Le Nouvellliste, Henry ha
spiegato di «non voler spargere benzina sul fuoco e accrescere
un incendio già grave, ma la mia nomina è stata pubblicata dalla
Gazzetta ufficiale e io stavo già formando un governo quando
hanno attaccato la residenza presidenziale».
   
Joseph, ha aggiunto, «ha fatto un buon lavoro ed era previsto
che continuasse come ministro degli Esteri nella nuova compagine
governativa». Per risolvere questo problema, ha indicato, «penso
che esista una opportunità di dialogo che ci porti ad un accordo
e ci permetta di preparare al meglio le future elezioni» al
momento fissate per il 26 settembre.
   
Riguardo alle decisioni adottate dall’attuale capo del
governo, Henry sostiene che «alcune sono state troppo
frettolose, come la dichiarazione di stato d’assedio. Non credo
che ci trovavamo in una situazione che lo richiedesse».
   
Di professione medico neurologo, l’intervistato ribadisce che
«il primo ministro sono io, mentre Joseph era un premier uscente
ad interim che aveva riassunto la carica di ministro degli
Esteri (assegnatagli nel 2020). E quindi secondo me non è più
primo ministro. O ci sono due primi ministri nominati in questo
Paese?». (ANSA).
   

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