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(ANSA) – TOKYO, 12 LUG – Speranze ormai ridotte al
lumicino per il ritrovamento in vita delle 18 persone che ancora
mancano all’appello dopo la valanga di fango abbattutasi sulla
cittadina di Atami, nel Giappone centro meridionale, a distanza
di poco più di una settimana, mentre è salito a 10 ieri il
bilancio dei
morti.
   
Sono quasi 600 le persone ospitate negli hotel della
cittadina a cui è stato chiesto di evacuare le proprie
abitazioni in anticipazione del rischio di ulteriori cedimenti
del terreno. Le autorità hanno infatti posto la cittadina al
livello massimo di allerta, il quinto, mentre continuano a
imperversare le piogge torrenziali su gran parte del territorio.
   
La prefettura di Shizuoka ha avvertito che l’area a monte del
fiume Aizomegawa, il punto di origine della frana, è situata a
400 metri sul livello del mare. Da quel luogo una valanga
costituita da terreno, rocce e vari detriti trasformatisi in
fango, sono rotolati a valle con un’inclinazione di 11 gradi,
seppellendo dozzine di case, lungo un percorso di oltre un
chilometro, fino a raggiungere la baia di Sagami. La città di
Atami, a 90 km a sud di Tokyo, è abitata da circa 34mila
residenti, ed è un luogo di villeggiatura molto frequentato nei
fine settimana per via delle sue sorgenti termali. (ANSA).
   

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