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(ANSA) – LONDRA, 31 AGO – Niente da fare un Geronimo, un
alpaca risultato positivo alla tubercolosi bovina nel Regno
Unito e condannato a essere abbattuto dalle autorità veterinarie
britanniche malgrado i ricorsi e le proteste della sua
proprietaria e di alcuni ambientalisti che nelle settimane
scorse erano arrivati a manifestare in suo favore persino
dinanzi Downing Street. L’animale, dopo l’ultimo via libera
della magistratura, è andato incontro oggi al suo destino, come
riferisce l’agenzia Pa.
A chiudere la partita era stato un secondo test commissionato
dal ministero dell’Agricoltura, con conferma del risultato su un
contagio ritenuto irrimediabile (e a rischio di diffusione)
dagli specialisti.
A inizio agosto Geronimo era diventato una star del web e
oltre 100.000 persone avevano firmato una petizione per chiedere
addirittura al premier Boris Johnson d’intervenire per salvarlo.
Una campagna cui lo stesso padre di BoJo, Stanley Johnson,
storico militante ecologista e animalista, aveva (invano)
aderito.
La proprietaria dell’alpaca, Helen Macdonald, che ha una
laurea in veterinaria e aveva importato l’esemplare dalla Nuova
Zelanda, sosteneva che il primo test
avesse dato un falso positivo. E ha contestato anche il
risultato del secondo. Ma gli esperti del ministero,
dell’istituto britannico zooprofilattico e la magistratura le
hanno dato torto, e nonostante la sua resistenza passiva alla
consegna di Geronimo, sono riusciti in ultimo a far eseguire il
‘verdetto’. (ANSA).
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