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«Oggi la minaccia più letale per il paese e’ il suprematismo bianco»: lo ha detto Joe Biden commemorando a Tulsa i 100 anni del massacro di circa 300 cittadini afroamericani e la distruzione del loro fiorente quartiere. «L’odio non e’ mai sconfitto, si nasconde soltanto», ha aggiunto. Il presidente ha denunciato anche gli attacchi contro il diritto di voto degli afroamericani. 

«Sono il primo presidente in 100 anni venuto qui per riconosce la verita’ di quello che e’ successo a Tulsa, siamo qui per fare luce e assicurarci che l’America sappia la storia per intero».

«Siamo ad un punto di svolta come nazione, quello che alcuni non vogliono vedere non puo’ piu’ essere ignorato: non fu un tumulto, fu un massacro». «Per troppo tempo la storia di quello che e’ successo e’ stata raccontata in silenzio, nascosta nelle tenebre. Ma solo per il fatto che la storia resta in silenzio, questo non significa che non e’ avvenuto: se le tenebre possono nascondere molto, non cancellano nulla», ha aggiunto,affermando che 100 anni fa «fu scatenato l’inferno». Biden ha illustrato poi le misure della sua amministrazione per colmare il gap di ricchezza tra afroamericani e bianchi e ha difeso il diritto di voto, «il piu’ fondamentale dei diritti» e ora «sotto attacco come non ho mai visto prima».
   

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