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    L’archistar tedesco naturalizzato statunitense Helmut Jahn è morto in Illinois, vittima di un incidente stradale in bicicletta. Aveva 81 anni.
    Noto per le sue strutture postmoderne in acciaio e vetro, si era laureato nel 1965 a Monacao, per poi trasferirsi a Chicago per studiare all’Illinois Institute of Technology. Il suo nome aveva iniziato a farsi conoscere negli anni ’70 e ’80, quando aveva firmato alcuni edifici a Chicago, tra cui il Thompson Center e il terminal United Airlines dell’aeroporto internazionale O’Hare. È stato anche coinvolto nella progettazione del quartier generale dell’FBI a Washington. Suoi anche il Munich Airport Center e il Sony Center a Berlino.
    «E’ stato uno degli architetti più inventivi e il suo impatto su Chicago non sarà mai dimenticato», il ricordo della sindaca della città Lori Lightfoot su Twitter. (ANSA).
   

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